mercoledì 3 agosto 2016

I lunedì (Santi) dei Sublimi.

Il riferimento testuale di fondo di questo intervento, è il libro di Denis Poulot: Question sociale. Le Sublime ou le travailleur parisien tel qu’il est en 1870, et ce qu’il peut etre. (Questione sociale. Il Sublime o il lavoratore parigino tale come è nel 1870, e quello che potrebbe essere), Maspero, Parigi, 1980, mai tradotto in italiano, con una importante introduzione di Alain Cottereau. Si tratta di un saggio che verrà pubblicato nell’aprile 1870, ovvero circa un anno prima dell’atto rivoluzionario parigino de: La Comune. L’autore nella sua vita aveva scalato tutti i gradi di promozione e riconoscimento sociale, di quelli che aveva definito come “ouvriers vrais” (i veri operai) cioè gli operai “volonterosi”: la scuola di arti e mestieri a Chalon, poi trasferitosi a Parigi, era divenuto capo-montatore, capo-squadra, capo-reparto, per diventare infine imprenditore nel settore delle macchine utensili e della bulloneria. (En passant doveroso: ma quanti bulloni e rivetti avrà la Tour Eiffel?)



Nel preambolo al suo testo, l’autore stabilisce una precisa gerarchia e suddivide i lavoratori in otto “tipi” differenti che sono:

1) L’ouvrier vrai.
2) L’ouvrier.
3) L’ouvrier mixte.
4) Le sublime simple.
5) Le sublime flètri et descendu.
6) Le vrai sublime.
7) Le fils de Dieu.
8) Le sublime des sublimes.